Inizio con queste parole del Lead Designer di Diablo Immortal, perché credo siano estremamente significative, non per i contenuti che nascondono, ma per come si dovrebbe iniziare un panel alla BlizzCon.
Blizzard quest’anno ha compiuto degli incredibili errori di comunicazione, come mai era riuscita a fare. Ma facciamo un passo indietro perché è bene aver presente tutti i fatti per poter giudicare gli eventi.
L’8 Agosto 2018 Brandy Camel, la CM Nevalistis, appare in un video per risvegliarci dal letargo e annunciare che c’è un “futuro per Diablo”. Il titolo di quel video è proprio “Il Futuro di Diablo”. Le parole sono importanti e vanno soppesate.
Brandy appare radiosa e ci dice che ci sono “multipli progetti intorno a Diablo” e che non vedono l’ora di raccontarceli alla BlizzCon.
Wait, Multipli? Ma questa è una bomba colossale! Sapete perché?
Perché questo annuncio arriva a un paio di mesi dalla BlizzCon con un preciso compito: generare hype.
La community inizia a togliersi le ragnatele e si rianima; è una nuova primavera per il franchise di Diablo, qualcosa di inaspettato e di meraviglioso. Sui forum ufficiali di mezzo mondo la gente torna a salutare i vecchi amici, a ricordare il passato ad assaporare il futuro, il FUTURO! Praticamente è come tornare alla Locanda del Vitello macellato, sedersi al solito posto, ordinare un boccale di quella buona e aspettare.
L’hype train è partito e gli effetti non tardano a manifestarsi
Il culmine di questo processo lo avremo intorno alla metà di ottobre, quando ormai sono già evidenti le possibili hit che molti si aspettano, non le cito nemmeno perché molti di voi che leggono avranno la nausea a forza di leggere la parola “remastered” o “espansione”. Tra le papabili possibilità c’è anche, ovviamente, Diablo IV.
Ma il 18 Ottobre esce un comunicato Blizzard. Dove viene detta una cosa specifica:
“Sappiamo che cosa si aspetta la maggior parte di voi, e possiamo solo dire che la pazienza è la virtù dei forti, ma i tempi del male sono lunghi. Apprezziamo la pazienza dei giocatori mentre i nostri team sono al lavoro senza sosta per creare esperienze da incubo degne del Signore del Terrore. Non siamo pronti ad annunciare tutti i progetti in corso, ma riveleremo delle novità legate a Diablo durante l’evento.”
https://eu.diablo3.com/it/blog/22549433/diablo-alla-blizzcon-2018-18-10-2018
Blizzard è dovuta correre ai ripari perché l’hype era cresciuto troppo; le voci di corridoio erano diventate possibilità nelle menti dei fan. Questo dovrebbe farci riflettere perché quando mai qualcuno vuole generare dell’hype per poi frenare l’entusiasmo?
Perché quello che stavi promettendo, non lo puoi più mostrare.
Ma l’hype train era già in moto e stava già viaggiando a velocità spedita, certo c’è stata una piccola frenata, ma il popolo di Sanctuarium (Sanctuary) era ancora affamato e la voglia di affettare demoni stava facendo formicolare le mani di tutti. Quindi le aspettative non si sono placate, ma anzi, sono continuate a crescere, perché nessuno può prometterti qualcosa e poi non mantenere la parola. In più il panel su Diablo alla Blizzcon era chiaramente “Diablo: What’s Next” e Blizzard aveva promesso “multipli progetti” e lo hanno detto mesi prima.
Nei giorni che anticipano la grande convention Blizzard iniziarono a emergere rumors in merito alla zona antistante il palco di presentazione principale, che nella mappa non era stata considerata, ma che viene poi evidenziata come Demo Area. Questo poteva significare solo un titolo nuovo.
Il 2 novembre 2018 verrà ricordato tra i peggiori casi di comunicazione mai visti nel campo videoludico. Il panel su Diablo, durante la cerimonia di apertura sarebbe stato l’ultimo e questo significava solo una cosa: un grosso annuncio. Il passato ci è sempre stato testimone di questa prassi, per cui era lecito aspettarsi qualcosa di imponente.
Quando il Lead Designer, Wyatt Cheng è salito sul palco ha esordito con grande entusiasmo:
“Hello Blizzcon! Blizzcon, WE LOVE DIABLO!
Amiamo il modo in cui Diablo ha unito milioni di giocatori da tutto il mondo… per trucidare demoni!”
Ma quando Wyatt ha pronunciato la parola “mobile” qualcosa si è spento in sala. A nulla è valsa la battuta su quanto fosse bello sterminare demoni in famiglia, qualcosa si era già rotto. Ma la volontà di sapere non era ancora stata distrutta ed è partito il trailer, il trailer di Diablo Immortal.
BELLISSIMO! Ma ancora nella testa risuonava quella parola: “mobile” quindi nonostante quel video resti davvero impressionante, qualcosa di malvagio si stava diffondendo tra la folla come una specie di pestilenza.
Alla fine del video di gameplay, Wyatt era scarico, non c’era più forza nelle sue parole, più di una volta si è ingarbugliato mentalmente cercando di recuperare, ma la magia si era già spezzata.
Annunciare che c’è del fermento nelle forge Blizzard con largo anticipo, va bene. Mettere le mani avanti e cercare di frenare gli entusiasmi, non va benissimo, ma lo capiamo. Portare alla BlizzCon, come unico piatto del panel un gioco su mobile a un pubblico di hardcore gamer che aspetta da anni qualsiasi altra cosa è come essere catapultati in un’arena armati di una carota come arma e il coperchio di un pentolino come scudo.
Come si può anche solo lontanamente pensare di rimanere illesi da un’azione di questo tipo?
Come potete permettervi di rispondere: “ma non lo avete un telefono?” alle persone di mezzo mondo che vi stanno guardando perplesse per aver detto che non è prevista una versione PC di Diablo Immortal?
Capisco che la vostra appassionata community reagisca male ad annunci e a trattamenti di questo tipo, ma arrivare addirittura a manipolare commenti e dislike su Youtube mi sembra un gesto davvero riprovevole.
https://www.youtube.com/watch?v=MmkHAlhCvWg
Perché ci state dicendo che non ci state ascoltando, che vi interessa di più il profitto facile di un titolo su mobile rispetto a quello che sta cercando di dirvi la vostra community. Certo le cose sono sfuggite di mano e come sappiamo Internet e i social sono diventati una piaga in questo senso e questo fomentarsi e galvanizzarsi contro “il male comune” risveglia qualcosa di ancestrale sedimentato nella profondità di tante persone. Che hanno reagito in un modo non solo inaspettato ma violento. Digitalmente violento.
Cara Blizzard, o sarebbe meglio dire cara Activision Blizzard, hai commesso una serie di errori di comunicazione giganteschi.
Sono un grande fan di Diablo, seguo questo franchise dal primo episodio e l’ho adorato in un modo speciale. Ho dedicato quasi due anni della mia vita assieme a delle persone appassionate tanto e più di me per mettere insieme un fansite, ho passato nottate a parlarne. Andare alla BlizzCon è uno dei miei piccoli sogni da realizzare.
Mi sono sempre chiesto il perché di tutta questa passione per la saga di un videogioco.
La risposta è molto semplice. La passione mi è stata trasmessa dal gioco. Come quando si esperisce qualcosa di meraviglioso contemplando un’opera d’arte. C’è Amore in quel gioco, sentimento e dedizione. Era stato fatto con cura, era stato prodotto da videogiocatori pensando ai videogiocatori.
Quello che ti ha sempre reso meravigliosa, cara Blizzard, è il tuo modo di far sentire vicini i videogiocatori. Ci hai preso per mano e ci hai mostrato che non eravamo soli nella nostra passione. C’erano un sacco di altre persone che come me volevano sapere tutto di quella storia, stringere amicizie con altri appassionati, diventare una grande famiglia allargata.
Diablo è un gioco nato su PC (PC/MAC) e si è sempre basato su questa piattaforma. Con il tempo si è allargato alle console, ma la base di partenza resta quella. Molti giocatori di Diablo 3 probabilmente ora hanno trent’anni anzi forse più di quaranta. Hanno figli e probabilmente ci giocano pure assieme.
Se siamo ancora qui è perché vogliamo ancora provare quell’emozione, come quel suono di chitarra che ha riempito non solo le nostre orecchie, ma anche i nostri cuori.
La community aspettava da anni un annuncio e per tre mesi non ha fatto altro che esprimervi tutti i loro desideri fino alla nausea. “Stay a while and listen” Dice Deckard Cain. Ma voi non avete imparato dai suoi insegnamenti.
Perché sarebbe bastato un video che annunciava un’espansione, o una remastered o un nuovo capitolo e poi, solo poi, un progetto parallelo.
Perché dovevate iniziare dicendo che voi ci ascoltate, che le fucine stanno lavorando che quello che stiamo aspettando arriverà e sarà terribile nella sua magnificenza e poi, solo a quel punto, raccontarci di questo progetto parallelo. Perché dal prossimo anno, forse, si potrà giocare anche da cellulare.
Il vostro errore più grande è che non ci state più ascoltando.
E non sono le parole, sono i fatti a raccontarcelo.
Perché da quando questa compagnia si è fusa con Activision inesorabilmente sono cambiate tante cose. Non ho idea se sia la fusione in sé la causa del cambiamento o se sia solo temporalmente l’inizio di una nuova era, ma faccio fatica a non pensare a quel momento come una svolta. In positivo? In negativo?
Questo Diablo Immortal mi sembra un bel progetto (anche se non incontra per nulla i miei gusti) ; un bel progetto mobile che può funzionare benissimo in parallelo al franchise di Diablo. Un progetto per passare il tempo nell’attesa di quel gigantesco quarto capitolo che dovevate annunciare.
Un progetto che nonostante le critiche del cuore della community sicuramente penetrerà il mercato mobile e farà un successo clamoroso, se verrà rilasciato. Un grande successo in Cina e America e probabilmente un po’ meno in Europa.
Ma non è Diablo.
Perché non lo avete chiamato diversamente, escludendo la parola Diablo? Mi sembra un progetto così lontano dal franchise da viaggiare parallelamente, magari da incrociare la stessa storia per poi allontanarsi.
Un gioco per mobile non potrà mai e poi mai accontentare la community di Diablo. Ho sentito Wyatt Cheng parlare di “gilde” per Diablo Immortal e mi sono venuti i brividi. Perché per mobile sì e per PC no?
Perché questo progetto è stato pensato esclusivamente per mobile?
Perché questo progetto assomiglia così tanto ad altri titoli simili?
Perché questo progetto è stato sviluppato assieme ad una compagnia cinese?
Perché questo progetto è così dannatamente uguale a Diablo III?
Perché non vedo nulla di nuovo in questo progetto?
Perché sono stati annunciati “multipli progetti” e avevate così tanta voglia di parlarcene e l’unica cosa che è rimasta sul piatto è Diablo Immortal?
Perché siete stati così poco lungimiranti da non ipotizzare questo disastro?
Perché il profitto sembra essere diventato l’unico e solo obiettivo di questa software house?
Quanti dislike serviranno per farvi capire che la community è arrabbiata perché non la ascoltate? Quante petizioni? Quanti commenti negativi su reddit? Quanti meme? Quanti thread aperti sui forum? Quante lettere? Quanti video?
I mercati hanno aperto in ribasso ieri e le azioni Activision Blizzard, Inc. hanno perso quasi il 7%. L’8 novembre ci sarà l’Activision Blizzard Third Quarter Calendar 2018 Results Conference Call.
Credo sia arrivato il momento di reagire Blizzard, di alzare la testa, ammettere le proprie colpe e reagire. Per rispettare e onorare chi vi ha consegnato questo franchise in mano, per Sanctuarium (Sanctuary), ma soprattutto per la vostra community.
Reagisci Blizzard, REAGISCI!