Indice
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Capitolo I – L’Oscuramento di Tristram
Fin dall’alba dei tempi, le schiere angeliche del Paradiso Celeste e le orde demoniache degli Inferi Fiammeggianti si erano affrontate nell’Eterno Conflitto. Dopo diversi eoni di guerra, membri di entrambe le fazioni stanchi di combattere cercarono un nuovo luogo dove poter convivere in pace.
Grazie ai poteri di un enorme artefatto chiamato Pietra del Mondo, crearono Sanctuarium, un regno nascosto sia ai Cieli sia agli Inferi.
I demoni e gli angeli riuniti su Sanctuarium diedero alla luce potenti ibridi chiamati Nefilim, i primi uomini. Col tempo, gli angeli iniziarono a temere il potenziale dei Nefilim e alterarono la Pietra del Mondo per limitare i poteri dei propri discendenti. Poco a poco, l’umanità dimenticò i segreti nascosti nel proprio sangue.
Questa macchinazione non fu bene accolta dai Maligni Minori, che si rivoltarono. Le legioni infernali vennero devastate, ma i Primi Maligni furono esiliati su Sanctuarium. L’arcangelo Tyrael, una delle guide del Paradiso, notò la presenza di questi ultimi fra gli umani e fondò gli Horadrim, un gruppo di maghi, per dar loro la caccia. Armati di Pietre dell’Anima, reliquie capaci di imprigionare l’essenza dei Maligni, gli Horadrim catturarono le loro prede e nascosero le anime dei Tre su Sanctuarium.
Alla fine, Cieli e Inferi scoprirono l’esistenza di Sanctuarium, scatenando l’orribile Guerra del Peccato. Quando le ostilità giunsero a un punto morto, entrambe le parti decisero di porre fine agli scontri su Sanctuarium e lasciare l’umanità al proprio destino.
Tuttavia, Diablo, Mefisto e Baal, Primi Maligni e signori degli Inferi Fiammeggianti, tramarono per fare degli umani uno strumento di guerra.
Oltre due secoli trascorsero senza minacce da parte dei Primi Maligni, finché re Leoric scelse di trasferire la sua corte a Tristram. Non sapeva che una presenza malevola covava sotto la cittadina: il Signore del Terrore, Diablo.
Quando la Pietra dell’Anima che lo imprigionava si indebolì, Diablo riuscì a penetrare nelle menti degli abitanti di Tristram. Sotto l’influenza del demone, uno dei consiglieri di Leoric, l’arcivescovo Lazarus, liberò il Signore del Terrore.
Una volta liberato il suo vero padrone, Lazarus si adoperò per piegare il sovrano al volere infernale. Convinse Leoric dell’esistenza di una minaccia proveniente dalla Marca Occidentale, spingendo il re a inviare il suo primogenito, il principe Aidan, con un’armata.
Dopo aver distolto l’attenzione del re, Lazarus ne rapì il figlio minore, il principe Albrecht, così che Diablo potesse possederlo e riottenere una forma fisica.
Diablo si nutrì del terrore del ragazzo, e il male nel sottosuolo di Tristram iniziò a diffondersi.
Aidan fece ritorno per salvare suo fratello ed epurare Tristram dalla corruzione. Avventurieri da tutto il mondo si unirono alla sua missione: una ladra della Sorellanza dell’Occhio Invisibile, uno stregone vizjerei del Kehjistan e altri potenti guerrieri addestrati a padroneggiare armi e stili di combattimento molto diversi tra loro.
Gli eroi furono aiutati da alcuni fra i sopravvissuti di Tristram: il fabbro Griswold forgiò e riparò il loro equipaggiamento, la strega Adria fornì loro libri e pozioni magiche, Deckard Cain, l’ultimo degli Horadrim, usò le sue conoscenze per guidare la loro missione.
Lazarus fu ucciso nelle profondità di Tristram, e Aidan affrontò Diablo, che si era impossessato del corpo di Albrecht trasformandolo in un’indicibile mostruosità. Aidan distrusse la manifestazione di Diablo, ma non riuscì a fare lo stesso con la Pietra dell’Anima. Temendo che Diablo potesse corrompere altri innocenti, Aidan decise di imprigionare il demone incastonando la pietra nella propria fronte.
Esausto, Aidan tornò a Tristram, ma i festeggiamenti non riuscirono a placare l’oscurità che ormai turbava la sua mente. Presto il principe partì verso est, in cerca di risposte… e della salvezza.
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Capitolo II – L’Oscuro Viandante
Pur opponendosi all’influenza di Diablo, Aidan fu lentamente indotto a realizzare il fine ultimo del demone: la liberazione degli altri Primi Maligni. Mentre Aidan era in visita al Monastero delle Ranger, sede dell’ordine noto come Sorellanza dell’Occhio Invisibile, lo spirito di Diablo che era in lui evocò dei demoni che misero in fuga gli occupanti del luogo.
Marius, un vecchio nomade che si era rifugiato nel monastero, si ritrovò miracolosamente illeso durante gli attacchi.
Incerto se gli orrori a cui aveva assistito fossero un prodotto della sua mente sconvolta dall’oppio, Marius seguì Aidan, che prese a chiamare “Oscuro Viandante”.
Un manipolo di eroi, decisi ad annientare le tenebre, si radunò in un piccolo accampamento allestito dalle ranger sopravvissute. Fra essi:
Un barbaro del monte Arreat; un’amazzone delle Isole Skovos; un paladino del culto di Zakarum;
un’incantatrice del Kehjistan e un negromante delle giungle orientali.
Dopo aver salvato Deckard Cain dalla reclusione demoniaca, gli eroi epurarono il monastero infestato sotto la sua guida, ma troppo tardi per prendere Aidan.
Accompagnato da Marius, Aidan si era diretto a est, alla tomba in cui il grande horadrim Tal Rasha si era sacrificato conficcandosi nel petto la Pietra dell’Anima d’ambra per imprigionare Baal, Signore della Distruzione.
All’interno della tomba, l’arcangelo Tyrael si scontrò con Aidan. Nel frattempo, Baal riuscì a liberarsi inducendo subdolamente Marius a estrarre la Pietra dell’Anima dalla salma di Tal Rasha
Aidan e Baal sopraffecero Tyrael e lo imprigionarono nella tomba, ma non prima che l’arcangelo avesse ordinato al tremante Marius di portare una scheggia della Pietra dell’Anima di Baal negli Inferi Fiammeggianti e di distruggerla, cosa che avrebbe bandito il Signore della Distruzione (e tutti i Primi Maligni) da Sanctuarium.
Quando gli eroi giunsero alla tomba, Marius e i Primi Maligni se n’erano andati. I campioni liberarono Tyrael, che li spinse a seguire Marius e ad assicurare il successo della sua disperata missione.
Gli eroi dell’umanità inseguirono Baal e Aidan verso Travincal, città sacra al culto di Zakarum, dove i Maligni liberarono il fratello Mefisto. Uniti ancora una volta, i Primi Maligni misero in atto il piano per dominare l’umanità: Diablo si liberò della carne mortale di Aidan e varcò un portale per radunare le legioni degli Inferi, mentre Mefisto rimase a Sanctuarium per assicurarsi che nessuno ostacolasse il fratello.
Una volta a Travincal, gli eroi furono costretti ad affrontare non solo Mefisto, ma anche i luminari zakarumiti corrotti. Dopo un violento confronto che scosse le pietre stesse del covo di Mefisto, i campioni dell’umanità ebbero la meglio sul Signore dell’Odio e con la sua Pietra dell’Anima raggiunsero gli Inferi attraverso il portale.
Giunti negli Inferi, gli eroi frantumarono la Pietra dell’Anima di Mefisto sull’incudine della Fornace Infernale, poi rintracciarono Diablo in una cattedrale profanata da secoli di lava e fiumi di sangue. Fu su questo terreno di scontro che gli eroi affrontarono il Signore del Terrore, opponendo alla sua malevolenza tutto il loro valore e la loro forza. Finalmente Diablo fu sconfitto, e la sua Pietra dell’Anima distrutta nel cuore degli Inferi.
Frattanto, Baal si era diretto a nord con l’intento di corrompere la Pietra del Mondo per convertire l’umanità intera al male. Prima, però, il Signore della Distruzione tramò per evitare la sorte dei suoi fratelli. Rintracciò Marius che, terrorizzato e incapace di distruggere la Pietra dell’Anima d’ambra, aveva trovato rifugio in un manicomio. Sotto mentite spoglie, Baal indusse Marius a dargli la pietra… quindi mise fine alla sua vita.
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Capitolo III – Il Signore della Distruzione
Armato della Pietra dell’Anima sottratta a Marius, Baal condusse personalmente un assalto alle terre settentrionali dell’Arreat, dove sorgeva una montagna ritenuta sacra dalle fiere tribù barbariche. Il suo obiettivo era la montagna stessa: lì era custodita la Pietra del Mondo usata per creare Sanctuarium.
Le orde di Baal devastarono il nord, travolgendo tutti gli insediamenti dei barbari tranne Harrogath, dove alcuni mistici Anziani si sacrificarono per creare un incantesimo di protezione attorno all’abitato.
Nihlathak, unico sopravvissuto fra gli Anziani, dubitava della potenza dell’incantesimo, così venne a patti con il Signore della Distruzione.
L’armata demoniaca avrebbe risparmiato la gente di Harrogath in cambio della Reliquia degli Antichi, un artefatto che avrebbe permesso a Baal di penetrare nel monte Arreat senza affrontarne i guardiani spettrali.
Gli eroi che avevano sconfitto Diablo inseguirono Baal nel nord, dove vennero raggiunti da due nuovi arrivi. Una era un’assassina dei Viz-Jaq’taar, un ordine creato per eliminare gli arcanisti rinnegati. L’altro era un druido delle foreste di Scosglen, che poteva comandare le forze della natura e assumere l’aspetto di bestie feroci.
Con l’aiuto di Tyrael, il manipolo di eroi si fece strada nelle devastate lande del nord, superando le avanguardie dell’armata di Baal per raggiungere Harrogath.
Nella cittadina gli eroi svelarono il piano di Nihlathak, sconfissero l’Anziano traditore e si precipitarono sulla vetta dell’Arreat, ma Baal era già penetrato nel cuore della montagna. Prima di poterlo inseguire, furono obbligati a sprecare tempo prezioso per combattere gli Antichi a guardia dell’Arreat, mentre Baal iniziava il suo perfido operato nella sala della Pietra del Mondo.
All’interno, gli eroi si confrontarono con il Signore della Distruzione e lo sconfissero in un feroce scontro. Nonostante questo successo, però, Baal aveva già corrotto la Pietra del Mondo, e minacciava di seminare discordia in tutto Sanctuarium.
L’arcangelo Tyrael intraprese un’azione decisiva per salvare l’umanità. Scagliò la sua spada angelica, El’druin, contro la Pietra del Mondo, distruggendo così l’oggetto che aveva creato Sanctuarium. Le terre circostanti, inclusi gli insediamenti barbarici nei paraggi, furono devastate da una catastrofica esplosione, e il mondo mortale fu esposto allo sguardo di Paradiso e Inferi.
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Capitolo IV – La Stella Caduta
Con la distruzione della Pietra del Mondo, il ruolo di Sanctuarium nell’Eterno Conflitto mutò per sempre. La gente dimenticò gli orrori dell’epoca passata, e non lontano dai sotterranei in cui Diablo era stato confinato sorse la cittadina di Nuova Tristram.
Ma Deckard Cain non aveva dimenticato. Egli portò Leah, sua nipote adottiva, a Nuova Tristram, e continuò gli studi sul male che un tempo era emerso dalla cattedrale. Cain era convinto che presto una nuova sventura si sarebbe abbattuta su Sanctuarium, ma per vent’anni di relativa pace i suoi moniti vennero ignorati… finché una stella cadde dal cielo.
La stella colpì la vecchia cattedrale di Tristram, scaraventando Cain in un cratere e facendo fuggire Leah in cerca di aiuto.
I racconti sulla stella caduta attrassero eroi provenienti da ogni angolo
di Sanctuarium, fra cui
un barbaro errante, sopravvissuto alla distruzione dell’Arreat; un cacciatore di demoni in cerca di vendetta; un monaco di un monastero di Ivgorod; uno sciamano del popolo umbaru e un mago dell’isola dello Xiansai.
Ciascuno di questi individui mostrò abilità impareggiabili, che ricordavano quelle dei Nefilim nati da angeli e demoni molto tempo prima.
Gli eroi risposero alla richiesta d’aiuto di Leah e trovarono Cain, sopravvissuto all’impatto della stella e agli abomini scheletrici risvegliati dalle energie dell’astro. Esaminando il cratere, scoprirono che la stella non era che un uomo, un uomo che ricordava assai poco del suo arrivo su Sanctuarium.
C’erano pochi indizi sull’identità dello straniero: un oscuro presagio che egli riusciva a ricordare a malapena (benché fosse certo della sua importanza) e la sua spada, frantumatasi nell’impatto con Sanctuarium.
Dopo due decenni trascorsi in attesa dell’arrivo di nuovi orrori su Sanctuarium, Cain intuì che quell’uomo era la chiave per comprendere l’oscurità incombente e incaricò i nefilim di recuperare i frammenti della spada.
Anche se gli eroi riuscirono a recuperare i frammenti, Maghda, seguace del Maligno Minore Belial, cercò di impossessarsene e ferì mortalmente Cain prima di sfuggire a Leah e agli eroi. Come ultimo atto su Sanctuarium, Cain riparò la spada prima di spirare sotto gli occhi di sua nipote. Le sofferenze di Cain non furono vane: tornato in possesso della sua arma, lo straniero si rivelò essere l’angelo caduto Tyrael, che aveva rinunciato alla propria divinità per avvertire il genere umano dell’arrivo di due signori dei demoni.
I Maligni Minori (Belial, Signore della Menzogna, e Azmodan, Signore del Peccato), che un tempo avevano cacciato Diablo e i suoi fratelli dagli Inferi Fiammeggianti, erano su Sanctuarium, e intendevano riprendere la guerra per il dominio dell’umanità.
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Capitolo V – La Pietra Nera delle Anime
Insieme ai nefilim, Leah e Tyrael inseguirono Maghda alla città desertica di Caldeum. Intrappolarono la strega ad Alcarnus, dove finalmente vendicarono la morte di Cain; ma prima di esalare l’ultimo respiro, la strega fece loro un’inquietante rivelazione.
Il suo padrone, Belial, Signore della Menzogna, si nascondeva a Caldeum, manipolandone gli abitanti dall’ombra. Tyrael e Leah esplorarono le fogne della città in cerca di tracce del signore demoniaco, ma trovarono solo i servi di Belial e la loro prigioniera: Adria, la madre scomparsa di Leah, la stessa strega che un tempo aveva aiutato Aidan e i suoi compagni nella lotta contro Diablo.
La lotta con le forze del male aveva costretto Adria a darsi alla macchia anni addietro e ad abbandonare con riluttanza Leah. Le due erano felici di essersi ritrovate, ma presto Adria rivelò il motivo della sua presenza a Caldeum. I servi di Belial l’avevano catturata mentre cercava la Pietra Nera delle Anime, un artefatto in grado di intrappolare le essenze dei Primi Maligni e di quelli Minori, bandendoli da Sanctuarium.
L’artefice della Pietra Nera delle Anime, un horadrim rinnegato di nome Zoltun Kulle, era l’unico a conoscerne l’ubicazione, ed era morto da secoli. Ricorrendo alla magia di Leah, i compagni evocarono un’ombra del folle mago e con lui strinsero un patto: Kulle avrebbe rivelato la posizione del suo magico archivio e della Pietra ivi conservata… in cambio della resurrezione.
Una volta tornato in vita nel cuore del suo rifugio, Kulle evocò la Pietra Nera delle Anime, ma fu sorpreso nel vedere che il cristallo conteneva le anime di cinque dei sette Maligni. Per oltre vent’anni, Adria aveva accuratamente marchiato le essenze dei cinque signori dei demoni in modo che venissero intrappolate nella Pietra.
Sospettando della strega e delle sue intenzioni, Kulle propose ai nefilim un accordo: collaborare per abbattere Paradiso e Inferi, e regnare insieme a lui su Sanctuarium. Gli eroi rifiutarono la proposta e furono costretti a confrontarsi con la magia proibita di Kulle.
Con la Pietra Nera delle Anime in loro possesso, gli eroi tornarono a Caldeum per imprigionare Belial, ma trovarono la città assediata dalle sue forze. Agendo tempestivamente, si fecero strada fino al palazzo imperiale e smascherarono Belial, che aveva assunto l’identità di Hakan II, l’imperatore bambino.
Nella sua furia, il Signore della Menzogna per poco non distrusse il palazzo imperiale, e con esso i nefilim, ma gli eroi ebbero la meglio su di lui e ne intrappolarono l’anima nella Pietra.
Una volta ristabilita la pace a Caldeum, i nefilim si prepararono a rintracciare Azmodan, ma Leah aveva già avuto una beffarda visione del Signore del Peccato.
Vantandosi di essere a conoscenza della Pietra Nera delle Anime, Azmodan esultava, giacché le sue schiere infernali avevano già iniziato l’invasione di Sanctuarium dal Cratere di Arreat.
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Capitolo VI – L’assedio di Rocca Bastione
La fortezza di Rocca Bastione, eretta in origine nei pressi del monte Arreat per “contenere la minaccia barbarica”, stava per cadere in mano alle armate di Azmodan quando gli eroi vi giunsero. I nefilim sventarono i tentativi di Azmodan di superare le mura con bestie da assedio demoniache, ma drappelli di demoni superarono di soppiatto le difese e s’intrufolarono all’interno, uccidendo civili ammassati e logorando gli sparuti difensori dell’umanità.
Seguendo le indicazioni di Adria, il gruppo di eroi scese nelle profondità del Cratere di Arreat per distruggere i Cuori del Peccato, artefatti demoniaci che potenziavano le armate di Azmodan.
Nel cuore del Cratere di Arreat, i nefilim si scontrarono col Signore del Peccato, che scatenò contro di loro i terrificanti poteri dell’Inferno, trasformando il suo covo in un incubo di fiamme e corruzione.
Alla fine, come Belial prima di lui, Azmodan fu sconfitto, e la sua anima imprigionata nella Pietra Nera delle Anime.
Di ritorno, ai vittoriosi eroi si presentò una scena spaventosa: sugli spalti della rocca, Tyrael era imprigionato da catene arcane, e il sangue e i corpi delle guardie morte formavano un cerchio rituale intorno a Leah. Adria affondò la Pietra Nera delle Anime nelle carni di sua figlia, e l’orribile verità fu chiara a tutti: era al servizio di Diablo, e Leah, la figlia che aveva avuto da Aidan, il ricettacolo che avrebbe permesso il ritorno del Signore del Terrore.
La terrificante presenza di Diablo s’impadronì subito del corpo e della mente di Leah, trasformandola completamente. Esultante per il ritorno del suo padrone, Adria fuggì, lasciando Tyrael e i nefilim sconvolti dal suo tradimento.
Con la Pietra Nera delle Anime nelle sue grinfie, Diablo divorò le anime di Mefisto, di Baal e dei quattro Maligni Minori, assorbendo così il potere e la malvagità di tutti i signori degli Inferi Fiammeggianti.
Poi, aprì un portale per i Cancelli di Diamante del Paradiso Celeste, finalmente prossimo a raggiungere il suo scopo ultimo: eliminare i suoi atavici nemici e regnare incontrastato sul creato come Primo Maligno.
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Capitolo VII – Il Primo Maligno
Diablo arrivò ai Cancelli di Diamante del Paradiso con l’aspetto di Leah, ma Imperius, Arcangelo del Valore e comandante delle schiere angeliche, riconobbe l’illusione del suo vecchio nemico e mandò in cenere la maschera del demone.
La vera e terribile forma di Diablo venne rivelata, e i due si batterono finché Diablo sconfisse Imperius e mandò in pezzi i Cancelli di Diamante. Benché le forze dell’Inferno avessero cinto d’assedio il Paradiso più volte, mai prima di allora erano riuscite a violarne le porte.
Dopo la caduta dei Cancelli, i membri rimasti del Concilio di Angiris, l’organo di governo del Paradiso, furono presto dispersi.
Accorsi a scongiurare la caduta del Paradiso, Tyrael e i nefilim inseguirono Diablo attraverso il portale. Lì incontrarono Imperius il quale, ferito e sconfitto, li incolpò dell’ascesa del Primo Maligno e della rovina del Paradiso Celeste.
La profanazione del Paradiso da parte di Diablo era stata spietata. Le creature più potenti e infide degli Inferi fuoriuscivano dai Varchi Infernali. Gli angeli erano stati mutati in demoni. La disperazione attanagliava le legioni del Paradiso.
Imperterriti, i nefilim si aprirono la strada combattendo nelle sale sconvolte del Paradiso Celeste, cercando la guida di Itherael, Arcangelo del Destino, e salvando Auriel, Arcangelo della Speranza, prima del confronto finale con Diablo in cima all’Arcata di Cristallo, origine del potere del Paradiso e linfa vitale di tutti gli angeli.
Rafforzato dalle anime dei Maligni, Diablo scatenò sui nefilim una serie infinita di orrori, trascinandoli in una realtà distorta, il Regno del Terrore.
Ma i nefilim ebbero la meglio lì dove le forze del Paradiso Celeste avevano fallito e, dopo un titanico scontro, ridussero in cenere la manifestazione fisica di Diablo.
Con la sconfitta di Diablo, le schiere del Paradiso Celeste si dedicarono a ricostruire le rovine della loro dimora.
Tyrael tornò nel Concilio di Angiris come Aspetto della Saggezza, una qualità che sapeva sarebbe stata preziosa nei giorni a venire. Egli si sforzò di sanare il dolore e la diffidenza che si erano diffusi nel Paradiso a seguito dell’invasione di Diablo, forgiando una vera alleanza fra gli angeli e l’umanità…
…ma lo spettro dell’Eterno Conflitto continuò a incombere sulle sue speranze di unità.
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VIII – L’Angelo della Morte
Dopo che Diablo fu sconfitto e intrappolato nella Pietra Nera delle Anime, il Concilio di Angiris decise di nascondere il manufatto nel Paradiso Celeste, ma Tyrael non approvava questa scelta. Radunò potenti umani provenienti da tutta Sanctuarium chiamandoli i nuovi Horadrim, i primi dalla morte di Cain. Grazie al loro aiuto, Tyrael rubò la Pietra Nera delle Anime dal Paradiso Celeste per nasconderla sotto le rovine della città di Corvus.
Nel frattempo, un’antica presenza contemplava l’operato di Tyrael. Malthael, un tempo Arcangelo della Saggezza, era tormentato dai misteri della creazione. Aveva abbandonato i suoi fratelli, e nella sua ricerca della natura delle anime era diventato l’Aspetto della Morte.
Dopo la sconfitta del Primo Maligno da parte dei nefilim, Malthael decise di sterminare tutti gli esseri contaminati dai poteri demoniaci, umani compresi, per porre fine all’Eterno Conflitto. Attaccò i nuovi Horadrim e si impadronì della Pietra, mentre il suo esercito di Mietitori, un’armata di angeli e non morti, massacrò la gente di Cuor della Marca, mietendo innumerevoli anime e accrescendo il potere di Malthael.
Malthael spostò la Pietra Nera delle Anime nella Fortezza del Pandemonio, la prima linea dell’Eterno Conflitto. Qui, Malthael l’avrebbe trasformata perché consumasse tutte le essenze demoniache di Sanctuarium.
Con l’aiuto di un crociato zakarumita, i nefilim affrontarono Malthael, che nel combattimento distrusse la Pietra Nera delle Anime, divorando l’anima del Primo Maligno che ne fuoriuscì e devastando il campo di battaglia con i poteri dell’Inferno e della Morte. Dopo un sanguinoso conflitto, la potenza dei nefilim riuscì a sopraffare l’Aspetto della Morte. Malthael svanì in un’esplosione di energia, rilasciando tutte le anime che aveva consumato, compresa quella di Diablo.
Tuttavia, Tyrael si domandò se i suoi alleati nefilim, che avevano battuto i campioni del Paradiso e dell’Inferno, un giorno sarebbero stati vittima della stessa corruzione che aveva colpito il più grande degli Arcangeli.
“I nefilim hanno compiuto l’impossibile. Sconfiggendo la morte, hanno riscattato gli angeli e salvato l’umanità intera.
In quell’istante, con la vittoria a portata di mano, ho visto i nefilim sotto una nuova luce: sono eroi capaci di sconfiggere i campioni del Paradiso e dell’Inferno.
Ma in loro batte un cuore mortale che un giorno potrebbe essere tentato dalla corruzione.
Quel giorno, avranno la forza di resistere? O saranno la nostra rovina?”
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Diablo IV e Vessel Of Hatred
Se vuoi immergerti negli eventi diabolici della storia principale di Diablo IV prima di passare all’espansione di Vessel of Hatred, guarda il video “La storia finora” qui di seguito.
(AVVISO SPOILER) Con la Pietra dell’Anima di Mefisto tra le mani, Neyrelle salpa verso sud per raggiungere le giungle di Nahantu e bandirlo per sempre.
Sapendo che Mefisto può corrompere anche i più risoluti, condannandoli alla follia, devi rintracciare Neyrelle per fare fronte comune contro le macchinazioni del Signore dell’Odio e salvare insieme Sanctuarium!
Vessel of Hatred
Che tu sia una nuova leva nel mondo di Diablo o abbia già molta esperienza nello sterminio di demoni, guarda il video “Dentro al gioco: Il nuovo capitolo” per scoprire cosa ti aspetta nella nostra prima espansione, Vessel of Hatred.
Attenzione: questo video contiene spoiler per la storia principale di Vessel of Hatred.