Diablo IV continua a far parlare di sé anche fuori dal solito contesto in cui siamo abituati a collocarlo.
Nessuno si sarebbe aspettato una campagna marketing così bizzarra ma estremamente originale per un videogioco tale da spingersi fuori dai soliti canali, segno che i tempi sono inesorabilmente cambiati e il settore dell’intrattenimento videoludico è rappresentato da una fascia d’età sempre più vasta con interessi spesso collegati.
Agli albori della campagna di lancio del gioco l’idea di pubblicizzare il quarto capitolo della saga facendosi un tatuaggio a tema per ottenerne una copia gratuita è sicuramente unica nel suo genere. L’intraprendente e insolita campagna marketing legata ai tatuaggi, sostenuta dall’hashtag #DiabloHellsInk ormai prossima alla conclusione (erano state aggiunte delle tappe nelle settimane scorse) ha visto protagonista lo stesso Game Producer, Rod Fergusson che è volato a Las Vegas per siglare sulla sua stessa carne il tributo alla saga:
What a great experience at #DiabloHellsInk and a special thank you to the extremely talented @Hakunita1 for designing and tattooing an amazing Necromancer symbol inspired by #DiabloIV pic.twitter.com/VCRFkfiL4P
— Rod Fergusson (@RodFergusson) February 26, 2023
Ma se l’insolita campagna marketing di #DiabloHellsInk ha sicuramente lasciato un segno (non solo nella pelle dei partecipanti) facendo il giro del mondo, l’incredibile risonanza di un evento internazionale come quello della Milan Fashion Week ha un sicuro impatto non solo sui canali di settore.
È intitolata “Chthonic Penumbra” ed è il risultato della sorprendente collaborazione tra lo stilista danese Kjøbenhavn e Blizzard Entertainment: una collezione d’alta moda con capi prêt-à-porter femminili ispirati a Diablo.
La collezione autunno/inverno presentata da Han Kjøbenhavn nella cornice della Milan Fashion Week 2023 reinterpreta in chiave moderna le atmosfere dark fantasy della serie di Diablo rappresentando “l’inferno come un luogo bellissimo”, come spiega lo stesso stilista.
Jannik Wikkelsø Davidsen, direttore creativo della maison danese, racconta della stretta collaborazione con Blizzard sottolineando che non è mai stata pensata come una mera operazione commerciale: “L’idea alla base è stata quella di dialogare con gli sviluppatori di Diablo e tradurre le emozioni della serie per assicurarci non stessimo creando una copia del loro lavoro. Facendolo avremmo creato una collezione ingannevole, sbaglio? Il nostro impegno si è focalizzato nel carpire quelle emozioni e rielaborarle in un qualcosa che potesse esistere e avere un senso nel nostro mondo. Proprio perché entrambi condividiamo un DNA creativo nelle nostre visioni, questo viaggio è stato piacevole””.
Il CEO Daniel Søndergaard Hummel ha dichiarato di vedere “un terreno, un’estetica, ed emozioni comuni nel pubblico che si sovrappongono molto” con Han Kjøbenhavn, “soprattutto quando si ha un’estetica come la nostra e il mondo di Diablo“. Guardando le recenti linee di Han Kjøbenhavn per le passerelle e il prêt-à-porter è chiaro perché il franchise del gioco si adatti bene, dal punto di vista creativo; la casa di moda con sede a Copenaghen punta su un immaginario oscuro e inquietante, con un’enfasi sulla pelle nera, su silhouette imponenti e, sì, anche su qualche occasionale espediente, come un abito in pelle con un girocollo incorporato “choke” (dall’inglese “soffocare”) che prende il termine alla lettera.
Quella della personalizzazione è una delle caratteristiche ribadite con più forza dagli sviluppatori di Diablo IV e non ci sorprenderebbe affatto che collaborazioni come queste portassero a una trasposizione digitale ispirata ai vestiti della maison danese all’interno del gioco stesso. È estremamente affasciante come un’idea estetica sia in grado di avvicinare ambienti così distanti tra loro dando vita a qualcosa di estremamente concreto e reale.
credits: Polygon
Potete visionare tutti gli abiti della collezione alla pagina ufficiale.