Nei giorni scorsi siamo stati invitati direttamente da Blizzard assieme a un piccolo gruppo di giornalisti e content creator a testare in anticipo la beta di Diablo IV. Per chi come noi segue da così tanto tempo il franchise è stata un’occasione davvero unica per mettere le mani su uno dei capitoli più interessanti del franchise.
NO SPOILER POLICY
In questo articolo non verranno svelati contenuti della trama ma solo analizzati aspetti del gameplay e dell’interfaccia di gioco, nuove caratteristiche introdotte e l’impressione generale che il gioco ritorna. Non troverete quindi immagini della beta né altri dettagli che possano compromettere l’esperienza di gioco: abbiamo a cuore che tanto lavoro non vada sprecato in inutili spoiler e ogni giocatore possa godere pienamente del gioco al primo avvio.
Prima di raccontarvi in maniera esaustiva ogni dettaglio che siamo riusciti a carpire dall’approfondito test della beta di Diablo IV, servono alcune premesse che riassumiamo brevemente a scanso di equivoci.
- Questo articolo tratta in maniera generale la beta, seguiranno successivi articoli che analizzeranno nel dettaglio ogni sezione.
- Le beta che abbiamo testato è una versione non definitiva del titolo pensata appositamente per l’evento e quindi limitata in alcune parti. L’esperienza di gioco quindi è da considerarsi prossima alla versione definitiva ma con ancora del margine di miglioramento in termini di ottimizzazione hardware.
- MAPPA – Limitata al Prologo e alla zona delle Vette Frantumate (ma saranno disponibili 5 zone uniche all’uscita)
- PERSONAGGI – Erano disponibili per il test solo Tagliagole, Incantatrice e Barbaro (Druido e Negromante saranno ovviamente disponibili all’uscita)
- Era imposto un tetto massimo al livello 25, senza limite di tempo (ma tranquilli, all’uscita il livello massimo sarà il 100) anche se era possibile ottenere più punti abilità rispetto al valore, troverete spiegato come negli approfondimenti
- La beta presentava cinematiche e video in game che svelano parte della trama del quarto capitolo, ma non verranno analizzati se non meramente dal punto di vista tecnico: quanto erano belle/brutte e perché.
- Il materiale che trovate pubblicato nell’articolo (immagini e video) è ufficiale Blizzard, in alcuni casi abbiamo ritagliato o zoomato delle parti per integrare la parte descrittiva.
- In fondo all’articolo trovate un riassunto generale delle impressioni scritto con il cuore dal sottoscritto.
Ringraziamenti
Ci teniamo a ringraziare il Team di Diablo IV e i CM che ci hanno seguito e fornito la possibilità di testare il gioco in anteprima, da grande fan di questo gioco è stato un bellissimo regalo di Natale in anticipo.
“Questo gioco è ENORME”
Lord Soth, Diablo Italia Fans
Nel 1996, Diablo ha sollevato il sipario su una storia gotica e dark fantasy che ha visto protagoniste Tristram e la vecchia cattedrale. Con i successivi capitoli abbiamo continuato a esplorare sempre più quest’universo, attraverso le storie di Primi Maligni e angeli, di Horadrim e dei vari eroi e cattivi di Sanctuarium. Con Diablo IV, il team di sviluppo si è concentrato come mai prima sul raccontare una storia.
Sanctuarium, una terra un tempo devastata dalla guerra tra il Paradiso Celeste e gli Inferi Fiammeggianti, è nuovamente caduta in preda all’oscurità. Lilith, figlia di Mefisto, Signore dell’Odio, è stata evocata da un oscuro rituale dopo interi eoni di esilio. Ora il caos minaccia di consumare Sanctuarium con la diffusione del male e una nuova ondata di cultisti e fedeli pronti ad accogliere l’arrivo di Lilith.
Si torna a Sanctuarium! (per la quarta volta)
Come ci si approccia dopo tre anni dall’annuncio alla beta di Diablo IV? Beh le aspettative ci sono, non lo nego, ma dopo l’infelice parentesi di Diablo Immortal e l’incredibile annuncio di D4 alla Blizzcon 2019 un pizzichino di curiosità permane. Sì è vero, sono circolati dei video leak (alcuni prontamente rimossi) ma giocarci direttamente apre una svariata gamma di possibilità che un video non riuscirà mai a produrre.
Tornare a Sanctuarium è bellissimo. Si respira un’aria incredibilmente fredda, perché la zona che ci è stato permesso di vedere era limitata alle Fractured Peaks (le Vette Frantumate) quindi per prima cosa geolocalizziamoci:
Vette Frantumate (Fractured Peaks)
Una setta di sacerdoti devoti ha trovato rifugio nell’isolamento di questa catena montuosa, innevata e remota. Cercano l’illuminazione, ma non conoscono gli orrori che si nascondono nella rete di caverne sotto di loro.
Chiaramente questa è solo una delle cinque regioni disponibili nel gioco. LE REGIONI sono collegate l’una all’altra, per consentire il proseguimento dell’avventura senza pause di caricamento. Viste le dimensioni impressionanti del mondo di gioco sono state introdotte le cavalcature per potersi spostare più agevolmente ma nella beta testata non le abbiamo potute provare (peccato).
La prima impressione quindi attraversando la parte del prologo è la dimensione dello spazio di gioco. Siamo di fronte a una mappa di gioco davvero enorme, non solo in termini di quello che c’è in superficie, ma anche di quello che c’è sotto terra. I sotterranei delle Vette Frantumante infatti ospitano dungeon di tutte le dimensioni e in certi casi vi ritroverete a interrogarvi mentre smembrate un demone qua e un mostraccio di là: “Ma dove finisce?“.
Nella versione che abbiamo provato le cavalcature non erano disponibili e questo amplia notevolmente la percezione degli spazi tanto da spingerci a volte a lunghi spostamenti privi di mostri. Chiaramente con un mezzo che permette di accorciare le distanze ridurrà drasticamente questa sensazione, ma al contempo ci ha fornito la possibilità di immergerci nello spazio circostante e gustare l’aspetto grafico del gioco: davvero di impatto.
Le Vette Frantumate sono una regione schiaffeggiata da venti freddi e letali, intervallata da alcune zone più miti dove l’erba spunta timidamente. Ci siamo ritrovati con la neve fino al ginocchio, osservando l’effetto gratificante del nostro passaggio (tranquilli nessun rallentamento dato dagli elementi) così come abbiamo calpestato terreni appena baciati dalla brina o torrenti gelidi che serpeggiano tra ripide pareti ghiacciate. Tutto estremamente convincente e in grado di farvi subito sentire nel posto giusto. Il clima influisce sulle persone, infatti molti dei PNG che troverete saranno in sintonia con il luogo che abitano e le città come gli umori sono ben amalgamati con l’ambientazione.
La sensazione iniziale è proprio ottima e i giocatori di vecchia data avranno la percezione che i primi tre capitoli siano stati presi e pressati assieme trattenendo il succo di ognuno. L’atmosfera del primo Diablo vi coinvolgerà fin dai primi passi mentre cercate di difendervi da lupi e orsi che cercano di ghermirvi le carni tra i freddi montani delle Vette Frantumate, la sensazione opprimente del paesaggio attorno vi farà sentire come le prime volte in cui avete mosso timidi passi fuori dal Campo delle Ranger. La grafica è di tutto rispetto e fa dimenticare immediatamente le animazioni un po’ discutibili di Diablo 3 a favore di una veridicità maggiore, grazie soprattutto al motore 3D in grado di mostrare i muscoli nelle situazioni più concitate.
Giusto per fare un esempio, il tasto Evasione (Evade) che permette al personaggio di compiere uno spostamento di disimpegno ha più di un’animazione a seconda del personaggio e della condizione in cui vi trovate, piccole chicche che rendono godevole l’esperienza di gioco.
La beta che abbiamo provato aveva un watermark sempre presente che copriva l’intera schermata di gioco durante tutta l’esperienza quindi non abbiamo potuto godere appieno del colpo d’occhio che il gioco è in grado di ritornare, nonostante questo ci sentiamo di giudicare davvero positivamente la grafica del gioco.
Purtroppo i requisiti di sistema minimi e consigliati erano specifici per questa beta e non possiamo condividerli perché non rispecchiano quelli che verranno rilasciati per la versione finale del gioco; considerate comunque che un computer di fascia media (i5 16Gb di RAM e scheda video discreta) dovrebbe essere in grado di far girare il gioco andando magari a ridurre alcuni aspetti grafici a favore della fluidità.
Il nostro consiglio se dovete acquistare un computer con la prospettiva di godervi appieno Diablo IV è di aspettare conferme ufficiali Blizzard.
Cutscene in-game, le cinematiche di Diablo IV
Oltre all’incredibile trailer di presentazione che vi verrà riproposto al primo avvio, all’interno del gioco, come già spiegato in passato, verrà utilizzato il motore di gioco per delle cutscene. Ecco perché personalizzare il proprio personaggio all’inizio ha una sua importanza, visto che esattamente come lo create e vestite così si mostrerà nelle scene di intermezzo.
Il motore permette di ricreare scene che narrano gli eventi tramite un sistema di rendering che migliora la resa grafica rispetto al gioco attivo (di livello) e grazie a una regia davvero splendida vi immerge nella narrazione della storia.
Diablo IV è cupo, sanguinoso, malvagio e corrotto. Per nulla adatto a dei ragazzini. Lo scoprirete fin dai primi incontri e capirete anche quanto il potere di Lilith sia terribile.
Se inizialmente ci ha fatto un po’ storcere il naso vedere questo tipo di animazioni, ci siamo subito ricreduti grazie al modo in cui sono inserite nel corso del gioco.
Parola chiave: personalizzazione!
La prima cosa con cui vi approccerete al gioco è la creazione del personaggio.
Rispetto ai precedenti capitoli Diablo IV consente di personalizzare diversi aspetti del proprio avatar in gioco.
Dal focolare selezionerete la vostra classe tra le cinque a disposizione e immaginiamo dagli screenshot il sesso del protagonista (nella beta questa fase era semplificata) a questo punto vi ritroverete nell’interfaccia di personalizzazione che vi permetterà di modificare: volto e tipo di corpo, taglio di capelli ed eventuali barbe (per i maschi) o sopracciglia per le donne, tatuaggi, gioielli, makeup e rispettive colorazioni (pelle, capelli, occhi e chiaramente dei tatuaggi) in base a delle palette predefinite.
Un sistema di randomizzazione bypasserà tutti questi passaggi (alla pressione di un tasto) mentre con un semplice tasto potrete far indossare al volo un’armatura al vostro eroe per vedere se il vostro lavoro risulta soddisfacente.
Se vi sembra superflua questa parte, come abbiamo già spiegato, in Diablo IV ci saranno diverse cinematiche prodotte con il motore di gioco e in questo caso il risultato della vostra personalizzazione si rifletterà esattamente nello stesso modo durante i filmati.
Quindi prima di creare qualcosa di obbrobrioso prendetevi un paio di minuti per dare un tocco particolare al vostro personaggio: ne vale la pena.
La difficoltà del mondo di gioco
Prima di lanciarvi nel gioco potrete selezionare il Tier, ovvero in Diablo IV il livello di difficoltà del mondo di gioco (World Tiers, abbreviato WT). Ce ne sono cinque in tutto, ma inizialmente solo i primi due saranno selezionabili, gli altri come di consueto si sbloccheranno completando la modalità di gioco attiva.
I Avventuriero
- Raccomandato per i nuovi giocatori di Diablo o chi preferisce una sfida meno competitiva.
- I nemici sono più facili da abbattere
- I drop sono nella media
II Veterano
- Raccomandato per i veri veterani di Diablo che vogliono mettersi alla prova
- I nemici saranno più competitivi
- I drop saranno migliori
- Più esperienza (XP) e oro
III Incubo
Per i giocatori che desiderano ancora più sfida.
Si sblocca completando un Dungeon particolare (La Cattedrale della Luce) in modalità Tier II (Veterano). Consigliato il livello 50.
IV Inferno
Sfide ancora più complesse vi aspettano nell’oscurità
Si sblocca completando un Dungeon particolare (Il Tempio Caduto in WT3). Raccomandato il livello 60.
V Tormento
Combatti i più forti e fieri demoni di tutta Sanctuarium
Si sblocca completando un Dungeon particolare (Gli Archivi di Issalia) in WT4. Raccomandato il livello 70.
Questo livello di difficoltà può essere facilmente modificato in qualsiasi momento sia dalla selezione del personaggio o dalla statua del World Tier che trovate in determinate città più grandi. Per le Vette Frantumate parliamo di Kyovashad.
Vi basti sapere che in determinati casi il World Tier II vi metterà alla prova quando dovrete affrontare certi boss o eventi particolari, ma sappiamo che nessuno di voi penserà anche solo minimamente di partire con il WT I, vero?
Interfaccia di gioco
L’interfaccia di gioco di Diablo IV è stata rivisitata ma incarna ancora i vecchi canoni degli ARPG: ampolla della salute a sinistra e risorsa primaria a destra.
L’evoluzione di Diablo IV è quella di abbandonare definitivamente le pozze di cura nell’inventario; ora sono parte integrante dell’interfaccia, poco sopra l’ampolla della vita e vengono azionate quando siete sotto il 100% con la pressione di un tasto. I mostri ne droppano quando li colpite e il loro numero questa volta è limitato. Tale valore aumenterà nel proseguire del gioco e quando vengono completati i progressi delle regioni.
All’inizio della barra dell’esperienza troverete l’indicatore del livello che funge anche da tasto rapido per aprire l’interfaccia del personaggio.
Ogni slot abilità (così come ogni altro tasto) ha riportato il relativo tasto associato per semplificarvi la vita nelle prime fasi.
Immancabile il Town Portal (scordatevi le pergamene) in basso vicino alla barra del mana mentre fa la comparsa esattamente speculare al TP il nuovo tasto Evasione (Evade) che vi permetterà alla pressione di effettuare un disimpegno in determinate situazioni ma anche, perché no, di approcciare un combattimento accorciando le distanze e concatenando un’abilità.
È stata anche introdotta una nuova interfaccia per la selezione rapida delle abilita, richiamabile con un tasto in grado anche di aprirvi l’abilità evidenziata all’interno dell’albero abilità.
Maggiori dettagli sull’interfaccia verranno trattati in prossimo articolo di approfondimento.
Inventario e scheda personaggio
La rinnovata scheda personaggio che ha subito nel tempo diverse iterazioni è giunta alla sua versione definitiva (speriamo) si apre sulla parte destra dello schermo una volta attiva ed è divisa principalmente in tre schede. Nel riquadro di destra trova posto al centro il personaggio, tramite mouse potrete ruotarlo per osservarlo a 360°. Attorno in corrispondenza delle zone relative agli elementi indossati troviamo gli slot oggetti.
Ogni personaggio differisce in minima parte a seconda della tipologia per gli slot, di base comunque le parti dell’armatura sono comuni a tutti i giocatori: Testa (elmo), Torso (Armatura), Mani (Guanti), Gambe (gambali/gonne), Piedi (stivali) nella parte sinistra dell’anteprima del personaggio, mentre sulla destra Collo (Amuleto) e Anelli (2 slot in tutto, uno per mano).
A seconda del personaggio la parte relativa alle armi cambia.
Se avete scelto la classe del Barbaro avrete ben quattro slot armi: una per le armi a due mani contundenti (bludgeoning) a sinistra, una per le armi a due mani da taglio (slashing) a destra e nel mezzo l’accoppiata singola mano delle armi per il dual wielding: mano principale e mano secondaria.
Niente scudi per il possente barbaro, almeno nella beta che abbiamo provato non erano presenti né abbiamo avuto la fortuna di dropparne uno.
La classe dell’Incantatrice avrà solo due slot armi in totale, occupati entrambi se scegliete di usare una staffa, oppure arma singola e mano secondaria (di solito un focus).
Scegliendo invece la classe del Tagliagole avrete a disposizione tre slot in totale, dove il primo a sinistra viene occupato dalle armi ranged, mentre a destra l’accoppiata doppia arma (mano principale e secondaria) viene da sè che in questo caso avrete a disposizione la possibilità di equipaggiare principalmente daghe e armi singole (da taglio).
Nella parte più in basso della scheda personaggio trova posto lo spazio adibito all’inventario, una ghiera 3×11 dove ogni oggetto occupa uno slot. Nella parte alta dell’inventario trovano posto una serie di schede che differenziano la tipologia di oggetti: Equipaggiamento, Consumabili, Oggetti Quest e Aspetti. Nell’angolo in alto a destra di questo spazio il comodo tasto che ordina i vostri oggetti per tipologia.
Nella parte bassa della scheda personaggio trovate tre indicatori specifici delle valute di gioco: Oro, Polvere Rossa (Red Dust, ottenibile tramite PvP) e Oboli. Quest’ultima valuta che trovate dentro scrigni di fine quest o uccidendo i boss vi permette di acquistare oggetti da uno specifico vendor, scommettendo sulla tipologia senza sapere però il risultato.
L’ultimo tasto in bella evidenza si trova sotto il nome del vostro personaggio (e il titolo che avete scelto) ed è il tasto PROFILO. Da questa interfaccia potrete visionare il vostro profilo personaggio, scegliere un emblema e un titolo: composto da prefisso e suffisso con voci che vengono sbloccate nel corso del gioco completando le imprese. Potrete essere un Losco Ladro, un Temibile Guardiaboschi e tantissime altre combinazioni.
Albero delle abilità
L’albero delle abilità di Diablo IV nella sua ultima iterazione è decisamente ben fatto, oltre all’albero vero e proprio troverete un sistema di ricerca per parole chiave che vi permetterà di illuminare le abilità in base ai termini che vi interessano.
L’albero è costituito da 7 nodi sbloccabili. Ogni nodo successivo al primo indica al suo centro il numero di punti abilità da assegnare al ramo che lo precede per sbloccarlo.
Da ogni nodo dipartono delle abilità attive potenziabili fino a 5 volte; ogni abilità ha poi un potenziamento da cui si dipartono due upgrade di cui però potete sceglierne soltanto uno.
Oltre alle abilità attive che potete quindi assegnare ad un tasto della barra rapida troverete a seconda del ramo, delle abilità passive (a cui è possibile assegnare fino a 3 punti per passiva).
Il primo nodo dell’albero di ogni personaggio contiene le abilità Base, quelle abilità che invece di consumare risorse, le producono. Il secondo nodo è legato alle abilità core. I successivi nodi si sviluppano a seconda dei personaggi andando a migliorare degli aspetti specifici della classe.
Il penultimo ramo è quello delle abilità Ultimate.
Chiude il ramo l’ultimo nodo che permette di accedere a un’abilità passiva a selezione unica da un pool variabile da 4 a 6 (sempre parlando della beta).
“Diablo IV si apre a una modalità di gioco più ragionato e decisamente meno incline al mero clicca-ammazza-raccogli”
Sensazioni di gioco e gameplay
Rispetto ai precedenti capitoli Diablo IV si apre a una modalità di gioco più ragionato e decisamente meno incline al mero clicca-ammazza-raccogli che spesso abbraccia in maniera ossessivo compulsiva certi ARPG.
Quindi se da una parte lo stile di gioco ricorda Diablo III, la frenesia degli scontri più concitati si riduce a vantaggio della strategia: “mi posiziono in questo punto e casto l’abilità così colpisco questo minion e l’effetto della sua morte produrrà effetto anche sui servitori più grossi“, “attacco e poi evado rapidamente la risposta avversaria spostandomi in quella zona dove quella parete mi difenderà dai colpi di balestra“, “corro dietro questa colonna e raggruppo questi mostri così li colpisco tutti assieme“, “casto subito un incantesimo ad area davanti a quella porta e poi bersaglio tutto quello che esce“; tutti questi sono validi esempi di ragionamenti che si è portati a fare ad un certo punto del gioco in WTII (difficoltà Veterano) quando l’azione si scalda parecchio.
In altri casi invece affronterete con il sorriso quella marmaglia di ghoul che vi corre incontro pronti a farli a pezzi con pochi click e una bella abilità AOE.
L’alternarsi di queste fasi ci porta ogni tanto a sottovalutare il nemico costringendoci a ritirate strategiche cercando di bere più pozioni possibili schivando gli attacchi: stupendo!
La curva di competizione è ben bilanciata e ogni boss ha un suo punto debole quindi certe classi avranno più vantaggi di altre in determinati scontri e viceversa.
Riserveremo per ogni personaggio provato una descrizione approfondita in prossimi articolo di approfondimento in modo da ritornarvi il più fedelmente possibile le impressioni iniziali, ma è importante far comprendere come ogni classe abbia effettivamente punti di forza e debolezze e lo stesso stile di gioco cambia molto da classe a classe.
La classe del Barbaro è volutamente orientata a un approccio corpo a corpo molto più di prima e capire come approcciare gli scontri più difficili è determinate per evitare di ritrovarsi stesi a terra in un mare di sangue (e conseguenti bestemmie nell’aria); l’incantatrice permette di approcciarsi differentemente al combattimento sia tenendo le distanze sia creando combinazioni per farsi accerchiare e sferrare terribili controffensive magiche; il Tagliagole, erede del Cacciatore di Taglie è un imprevedibile e letale insieme di sotterfugi e trappole in grado di dimostrarsi rapidissimo a colpire così come a scomparire, un’ottima via di mezzo tra un approccio melee e ranged.
Spesso durante i test abbiamo sfruttato il sistema di rimborso, spendendo ingenti quantità di denaro per cercare combinazioni diverse che creassero realmente build differenti e il risultato è stato molto interessante grazie soprattutto alle abilità passive e a una mirata selezione di skill attive.
L’oro è diventata una risorsa davvero importante nel gioco (serve praticamente per tutto e in quantità), così come lo sono le risorse che otterrete dal riciclo degli oggetti e le materie prime recuperate attraverso il gioco, saranno necessarie per migliorare oggetti e produrre consumabili.
Il gioco ci è sembrato pronto (certo trattandosi di una beta preview aveva dei problemucci, ma tutti già noti) e incredibilmente divertente, vasto e pieno di attività da svolgere per migliorare e abbellire il nostro armamentario e la nostra letale predisposizione al massacro. Le aspettative che il quarto capitolo fosse solo un clone di Diablo III si sono dissipate dopo i primi minuti di gioco ponendoci davanti a un prodotto maturo sotto diversi punti di vista.
Siamo stati spesso critici verso diverse decisioni Blizzard in merito ai precedenti capitoli, ma sembra proprio che gli sviluppatori abbiamo ascoltato con attenzione i molti feedback degli utenti e fatto tesoro degli errori del passato così da produrre un degno erede del franchise di Diablo.
Aspettiamo con curiosità di provare la versione definitiva per capire se le aspettative che il test della beta ci ha generato saranno rispettate e ulteriormente migliorate.
Il beta test è stato intenso ed è durato pochissimo tempo, riuscire a raccogliere tutti i dati e provare in profondità il gioco ci ha davvero messo sotto pressione ma ne è valsa la pena. Speriamo quanto prima che tutti possano godere di questo quarto capitolo il prima possibile perché Sanctuarium ha davvero bisogno di tutti noi!
Video di Gameplay
Di seguito trovate diversi video di gameplay, dalla schermata di personalizzazione al prologo iniziale, a diversi combattimenti oltre a una panoramica della principale città della regione delle Vette Frantumate, Kyovashad.
Diablo IV: Personalizzazione Personaggi
Incantatrice
Ammazza, quanta robbina interessante. Come sta la scimmia signori?
La scimmia è ENORME!
Le stesse emozioni (al cubo) provate con la beta di Diablo 3 🙂
Il mio orango sta facendo il numero di Lord Soth…
Qui siamo quasi a livello King Kong!
È tutto bellissimo! Hype! Le mie uniche paure rimangono per l’endgame
i feedback della closed beta sono stati molto interessanti e hanno ben 6 mesi (che non sono tantissimi ma nemmeno pochi) per raffinare tutto quanto, dita incrociate!
Grazie raga!!! Mamma mia.. hype a manetta!!!
Madonna nefilim come hypo